Proseguono le attività mattutine nell’ambito dell’iniziativa #ilmuseopasqualinoacasatua condivisa su facebook, twitter, instagram, Youtube e sui siti istituzionali.
Tre gli appuntamenti dedicati questa settimana alle video presentazioni delle Edizioni Museo Pasqualino, che dal 23 marzo danno voce ad autori e curatori dei libri pubblicati nelle diverse collane delle Edizioni Museo Pasqualino, dirette da Rosario Perricone.
Lunedì 4 maggio Vincenzo Padiglione presenta Musei del sé. Etnografie di giovani in camera che inaugura la nuova collana “Quaderni di Antropologia Museale” diretta da Vincenzo Padiglione e Rosario Perricone. Il volume, redatto insieme a Silvia Settimi, raccoglie i lavori di studenti universitari ai quali è stato chiesto di farsi etnografi dei loro colleghi, in particolare di raccontare da un punto di vista etnografico le loro camere, farsi ricercatori e interpreti di contesti, vite e storie di altri giovani, un device cognitivo e relazionale capace di promuovere un sguardo intimo e al tempo stesso curioso e straniato.
Mercoledì 6 maggio Berardino Palumbo presenta Lo strabismo della Dea. Antropologia, accademia e società in Italia, della collana Testi e Atti. Il volume fornisce un quadro ragionato della situazione, al 2016, del campo di studi antropologico-culturali italiani, riflettendo intorno alle diverse vicende scientifiche, intellettuali, istituzionali e politiche che questi studi hanno vissuto in Italia e negli scenari internazionali nel corso degli ultimi decenni. A fondamento del lavoro vi sono sia una mole significativa di dati quantitativi, derivanti dall’attività di valutazione della ricerca svolta dall’autore, sia materiali di tipo qualitativo. Ai dati quantitativi si affianca, infatti, un’analisi para-etnografica e auto-etnografica del campo accademico antropologico negli anni finali del secolo scorso, letto tanto attraverso le sue divisioni e le sue scissioni (rese esplicite e analizzate).
Venerdì 8 maggio Anna Tedesco presenta Le cadeau du village. Musiche e studi per Amalia Collisani, della collana Testi e Atti. Il volume raccoglie ventisei contributi di vari autori italiani e stranieri (ventiquattro saggi e due composizioni, tutti inediti) in onore della musicologa Amalia Collisani (Palermo 1946), che ha concluso nel 2016 un quarantennio di docenza presso l’Università di Palermo. I saggi sono raggruppati in tre sezioni (“Idee, affetti, percezioni”, “Tradizioni, strumenti, oralità”, “Musiche, Storie, Fonti”) e riflettono i numerosi ambiti di interesse della studiosa, internazionalmente nota per i lavori su Jean-Jacques Rousseau e sull’Estetica della musica. Il titolo del volume si rifà scherzosamente all’operina di Rousseau Le devin du village e rivendica l’idea di una comunità musicologica coesa e solidale, in cui gli studiosi siano legati non solo da rapporti scientifici e culturali ma anche affettivi e umani.