Tortuosi percorsi
Giuseppe Cocchiara negli anni della formazione (1922-1945)
di Alessandro D’Amato
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2023
Studi e materiali per la storia della cultura popolare
Nuova serie n. 16
ISBN 979-12-80664-35-8
Questo libro approfondisce gli anni della formazione di Giuseppe Cocchiara, non ancora sufficientemente scandagliati dalla storiografia disciplinare ma fondamentali per la comprensione del pensiero maturo dello studioso.
Se molto è stato scritto sull’attività svolta da Cocchiara tra il 1945 e il 1965, anno della sua morte, non altrettanto può dirsi del periodo precedente. Eppure, a partire dal 1922, anno d’esordio sulla scena pubblicistica, e fino al 1945, la sua vita fu caratterizzata da un susseguirsi – a tratti frenetico – di episodi ed eventi che ne forgiarono la personalità e ne instradarono il relativo percorso di studi. Gli anni della sua formazione furono senz’altro segnati da contraddizioni e passi falsi: all’interno del presente volume si è cercato, pertanto, di mettere in risalto tanto gli avanzamenti quanto i passi indietro di una figura che raggiunse la propria maturità soltanto nel secondo dopoguerra quando, ormai quarantenne, iniziò una brillante carriera di ricercatore e accademico. Il background che condusse a tale maturazione registra tuttavia una quantità notevole di dinamiche, attorno alle quali l’apporto di Cocchiara ebbe un’indiscussa centralità. Dagli anni di studio trascorsi a Firenze, dove nel 1929 fu tra gli organizzatori del I Congresso Nazionale delle tradizioni popolari, al viaggio compiuto a Oxford per formarsi alla scuola di R.R. Marett; dall’adesione alle istanze fasciste dei primi anni ’30 alla controversa esperienza di redattore per «La difesa della razza»; dall’esperienza museografica di riordinamento del ‘Museo Pitrè’ all’adesione ai principi del comparativismo di matrice evoluzionista: tutte le suddette vicende rappresentarono delle tappe di un percorso, a tratti tortuoso, che lo studioso intraprese, fino a condurlo a una maturità di pensiero e di azione.
Alessandro D’Amato, dottore di ricerca in Scienze antropologiche e analisi dei mutamenti culturali (Università di Napoli ‘L’Orientale’), è Funzionario demoetnoantropologo al Ministero della Cultura. La sua ricerca si orientata prevalentemente verso la storia degli studi delle discipline demoetnoantropologiche italiane nella prima metà del ‘900 e sui simbolismi animali e vegetali nell’area mediterranea. Ha pubblicato numerosi studi, sia in forma di monografia che di saggio, sulla figura e l’opera di Cocchiara. Tra le sue pubblicazioni: Giuseppe Cocchiara – Raffaele Pettazzoni. Lettere (1928-1945) (2006); Cocchiara e l’Inghilterra. Saggi di giornalismo etnografico (1930-1933) (2012); Bestiario ibleo. Miti, credenze popolari e verità scientifiche sugli animali del sud-est della Sicilia (con G. Amato, 2015); Il carrubo è l’uomo. Memoria, storia e storie attorno a un albero emblematico (con C. Blangiforti, S. La Malfa e A. Sarnari 2022).