La figlia del fratello del padre
Il matrimonio nel mondo arabo
Claude Lévi-Strauss
con contributi di Sophie Caratini e Pierre Bonte
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2024
Caleidoscopi n.5
ISBN: 979-12-80664-76-1
Il «matrimonio arabo» con la cugina parallela patrilaterale (la figlia del fratello del padre) fa «scandalo», perché sembra mettere in crisi quei principi di esogamia su cui si regge l’organizzazione dei sistemi di parentela studiati dagli etnologi. Il «congelamento» delle donne all’interno della propria linea parentale configura, in effetti, una sorta di indistinzione tra consanguineità e affinità che, a meno di considerarla un’aberrazione, rischia, se non spiegata, di corrodere dalle fondamenta i presupposti della teoria antropologica dell’alleanza, che sta alla base degli studi sulla parentela. Senza circolazione degli uomini e delle donne non vi è difatti «ragione di scambio», viene meno la regola su cui si fonda la possibilità di intrattenere relazioni sociali stabili e durature con gli altri gruppi. Non sorprende quindi l’interesse, e la cautela, con cui gli strutturalisti hanno guardato all’organizzazione matrimoniale nelle società musulmane. Interesse testimoniato in prima persona dallo stesso Claude Lévi-Strauss attraverso l’articolo che abbiamo qui l’onore di presentare. Oltre al saggio del maestro dell’antropologia francese sono presenti nel volume i contributi di Sophie Caratini e Pierre Bonte, che affrontano lo stesso tema, e l’introduzione di Salvatore D’Onofrio che ha curato anche questo volume.
Claude Lévi-Strauss (Bruxelles 1908 – Parigi 2009) massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, tutta la sua opera è un caposaldo della cultura del Novecento. Ha fondato e diretto il Laboratorio di antropologia sociale del Collège de France. Ha indagato alcuni temi nodali dell’agire umano, quali i sistemi di parentela e il pensiero mitico. Tra le sue innumerevoli opere si ricordano: Les Structures élémentaires de la parenté (1949), TristesTtropiques (1955), Anthropologie structurale (1958), La Pensée sauvage (1962), Anthropologie structurale II (1972), De près et de loin. Entretiens avec Didier Eribon (1988).