Per fili e per segni.
Un percorso di ricerca
di Antonino Cusumano
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2020
Studi e materiali per la storia della cultura popolare
Nuova serie n.7
ISBN 978-88-97035-56-5
Sono raccolti in questo volume alcuni testi originariamente pubblicati dall’autore su riviste e volumi collettanei e qui ordinati secondo un’articolazione tematica, un ordinamento per ambiti se pure dai confini oggettivamente sfumati e dalle ineludibili correlazione interne. Il senso complessivo che attraversa le pagine nate in occasioni diverse, tra il 1981 e il 2019, è da individuare nelle ragioni e nelle contraddizioni di un itinerario di studi dispiegato lungo i tornanti di una antropologia appresa e praticata in Sicilia negli anni in cui Antonino Buttitta ha traghettato la disciplina, sulla scia dell’insegnamento di Giuseppe Cocchiara, definitivamente al di là della tradizione demologica e filologica. All’ombra del suo magistero, gli allievi hanno maturato e coltivato una attenzione nuova per l’arte popolare nelle sue diverse forme ed espressioni, la rilettura critica delle feste e dei riti secondo inedite griglie interpretative, le prime capillari ricognizioni di cultura materiale, le originali riflessioni sulla museografia etnoantropologica, il costante dialogo con i paradigmi della letteratura, del mito, del simbolico, anche attraverso le vie della semiotica.
Di questa intensa e feconda stagione di ricerche e di esperienze umane e culturali, i saggi qui riuniti sono in qualche modo testimonianze rapsodiche, esiti di sollecitazioni editoriali e di interventi in convegni, seminari e cataloghi di mostre, precari e parziali contributi ai numerosi stimoli offerti da quella Scuola e da quel clima fervido di idee e di progetti. Valgono come documenti di un percorso nella sua evoluzione e nei suoi attardamenti, nella sua processualità e nel suo farsi.
Antonino Cusumano
ha insegnato nel corso di laurea in Beni Demoetnoantropologici presso l’Università degli Studi di Palermo. La sua pubblicazione, Il ritorno infelice, edita da Sellerio nel 1976, rappresenta la prima indagine condotta in Sicilia sull’immigrazione straniera. Ha dedicato particolare attenzione ai temi dell’arte popolare, della cultura materiale e della museografia. Attualmente dirige la rivista online, Dialoghi Mediterranei, periodico bimestrale dell’Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo. La sua ultima pubblicazione è la cura di un libro-intervista ad Antonino Buttitta, Orizzonti della memoria (2015).