Cent’anni di Cirese
a cura di Pietro Clemente e Eugenio Testa
Dialoghi n.5
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2023
ISBN 979-12-80664-62-4
Questo libro raccoglie ventitrè scritti pubblicati on line nel 2021, a cento anni dalla nascita di Alberto Mario Cirese, sui numeri 50, 51 e 52 di «Dialoghi Mediterranei», il periodico bimestrale dell’Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo. I testi ripensati e rivisti dagli autori rappresentano ventitrè punti di vista diversi, di studiosi di diverse generazioni, di diversa formazione, che hanno conosciuto Cirese in tempi e luoghi diversi, incontrandosi con i suoi diversi interessi: dalla museologia etnografica agli studi di cultura materiale, dalla teoria alla storia dell’antropologia, ai tantissimi interventi sul territorio come consulente, esperto, conferenziere, suscitatore e coordinatore di iniziative locali. Tutte e ventitrè queste testimonianze raccontano di come lui sia riuscito a in/segnare: a trasferire ad altri quello che man mano imparava e pensava, a dare agli altri un esempio di passione e di rigore nello studio e nella comunicazione, a segnare gli altri, quelli con cui entrava in contatto, con i suoi insegnamenti e con il suo agire.
Pietro Clemente
ha insegnato Storia delle tradizioni popolari presso l’Università di Siena e Antropologia Culturale presso quelle di Roma Sapienza e di Firenze. È Presidente onorario della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici, presiede il consiglio scientifico della Fondazione Museo Guatelli, presiede l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea. Fa parte della redazione delle riviste «Lares» e «Antropologia Museale». Ha scritto di cultura popolare, di museografia etnografica, di storia dell’antropologia. Ha ricevuto il Premio “Giuseppe Cocchiara” nel 2018 e il Premio “Antonino Buttitta” nel 2022. È autore, tra l’altro, di Graffiti di museografia antropologica italiana (1996), di Le parole degli altri. Gli antropologi e le storie della vita (2013) e di I musei della DEA. Storie, pratiche e pensieri intorno al patrimonio demoetnoantropologico (1982-2008) (2023).
Eugenio Testa
è stato bibliotecario, aiutante antropologo e ricercatore presso l’Università di Roma La Sapienza, dove si era anche laureato e addottorato. Si è occupato di storia del pensiero antropologico, di museografia etnografica, di antropologia delle ciberculture, di aspetti metodologici della didattica dell’antropologia, di rapporti tra antropologia e narrativa. Ha curato l’edizione della bibliografia degli scritti di A. M. Cirese (2011) nonché diverse pubblicazioni su riviste specialistiche e volumi collettanei.