DENDROLATRIE
Miti e pratiche dell’immaginario arboreo
a cura di Dino Ranieri Scandariato, Carlo Andrea Tassinari, Gioele Zisa
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2021
Testi e Atti n.15
ISBN 978-8897035-98-5
L’avvento dell’Antropocene, epoca in cui l’essere umano è diventato una forza geologica, scompagina la divisione del sapere tra scienze umane e naturali. Per comprenderlo, è necessario costruire nuove forme di alleanza tra discipline. È quanto invita a fare anche il fenomeno delle dendrolatrie. Diffuso in ogni luogo e in ogni epoca, il culto degli alberi testimonia come il mondo arboreo abbia plasmato modi di vivere e di pensare, venendone a sua volta trasformato.
Per scavare nella complessità di questo scambio, il volume raccoglie i frutti del dialogo tra un gruppo interdisciplinare di ricercatrici e ricercatori che esplorano l’immaginario arboreo in tre direzioni: quella degli studi sulla memoria e sul patrimonio contemporaneo; quella dell’antropologia e della storia delle religioni antiche; e quella della critica estetica, marxiana e decoloniale dei cultural studies.
In questi studi, non troviamo una natura dimenticata che si tratta di riscoprire. Troviamo invece un assemblaggio di nature-culture da riarticolare: mentre la crisi ecologica erode le nostre certezze e la terra sembra sfilarsi da sotto i nostri piedi, gli alberi, con il loro sostrato di miti, memorie, figurazioni e paesaggi, ci aiutano a trovare un pensiero comune.
Nel volume scritti di:
Giuseppe Barbera, Emanuela Caravello, Alessandro Casula, Nicola Cusumano, Pietro Maltese, Gianfranco Marrone, Sofia Matta, Gabriella Palermo, Francesca Sabatini, Dino Ranieri Scandariato, Igor Spanò, Carlo Andrea Tassinari, Andrea Govinda Tusa, Gioele Zisa.
Dino Ranieri Scandariato
è dottorando in Scienze della Cultura presso l’Università degli Studi di Palermo. Oggetto della sua ricerca è la diacronia delle immagini di mutilazione e smembramento dai poemi omerici fino alla tragedia attica.
Carlo Andrea Tassinari
è dottore di ricerca in scienze del linguaggio, specializzato in semiotica, presso l’Università Toulouse 2 – Jean Jaurès. Attualmente è dottorando in patrimonio culturale presso l’Università degli Studi di Palermo, dove si occupa delle retoriche del movimento antimafia.
Gioele Zisa
è dottore di ricerca in assiriologia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. Attualmente è dottorando in patrimonio culturale presso l’Università degli Studi di Palermo, dove conduce una ricerca etnografica sull’arte di narrazione persiana naqqāli.