L’Approdo e l’assedio.
Prospettive mediterranee tra solidarietà e conflitti
di Giovanni Cordova
Dialoghi n.7
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2024
ISBN 979-12-80664-52-5
In un Mediterraneo solcato da venti di guerra, collassi umanitari e fragilità ecosistemiche, l’approdo e l’assedio assurgono a due condizioni gemelle e inscindibili, elementi di una diade che produce in egual misura movimenti di solidarietà, tensioni politiche, irrigidimenti identitari e conflitti destinati a percorrere in rivoli carsici società e comunità.
Questo volume, che raccoglie alcuni dei contributi che l’autore ha pubblicato negli ultimi anni per la rivista Dialoghi Mediterranei, ospita riflessioni antropologicamente orientate e ispirate da alcune delle questioni che si sono imposte con veemenza nel dibattito pubblico e politico: le migrazioni, l’accoglienza, il razzismo, le sfide e le aporie del multiculturalismo, i mutamenti sociali in area mediterranea e, ovviamente, le guerre “virali” e quelle che si accendono in Europa e Medio Oriente.
Tra minacce di assedio e miraggi di approdo, le prospettive mediterranee che questo volume identifica indirizzano lo sguardo verso paesaggi dinamici e in ebollizione. Attingendo a esperienze di ricerca etnografica in specifici contesti in Italia e nel Maghreb, l’autore si interroga sul presente e sul futuro del Mediterraneo: come si costituiscono le comunità nel confronto con l’alterità? A cosa servono le istituzioni in tempi in cui il legame sociale sembra attraversato da sfaldamento e sfiducia e assistiamo a mutamenti sociali imprevedibili? Quale peso assegnare alle identità, narrazioni potenti che nello scenario mediterraneo hanno garantito reciprocità e scambio ma anche muri e diffidenza? Quali utopie possiamo mettere in pratica per immaginare convivenze fruttuose e approdi sicuri?
Giovanni Cordova è ricercatore in antropologia culturale presso il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II. Ha conseguito il dottorato in discipline etno-antropologiche presso l’Università “Sapienza” di Roma, conducendo uno studio etnografico sulla gioventù tunisina negli anni successivi alle Primavere arabe poi confluito nel volume Karim e gli altri. La gioventù tunisina dopo la Primavera (Rosenberg&Sellier, 2022).
Ha partecipato a progetti di ricerca nazionali e internazionali sul Nord Africa (Libia e Tunisia), sulle comunità religiose islamiche in Italia e sulla presenza migrante in contesti urbani e non urbani dell’Italia centro-meridionale.
Tra i suoi interessi di ricerca figura il nesso tra migrazioni, religioni e rituali, in relazione al quale ha condotto negli ultimi anni uno studio sulle comunità provenienti dall’Asia meridionale (in particolare quelle srilankesi) e residenti nella Sicilia orientale.