Lo strabismo della dea.
Antropologia, accademia e società in Italia.
Nuova edizione aggiornata con i Book Forum delle riviste Lares e ANUAC
di Berardino Palumbo
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2021
Testi e Atti n. 13
ISBN 978-88-97035-94-7
Questo libro fornisce un quadro ragionato e impegnato del campo degli studi antropologici che, in maniera del tutto casuale e sociologicamente inattesa, l’autore si è trovato a praticare da studente, nel corso degli anni ’80 del Novecento, e da studioso universitario a partire dalla metà degli anni ’90. Esso riflette intorno alle diverse vicende e alle contingenze (interne ed esterne al campo accademico) che le discipline antropologiche hanno vissuto in Italia e negli scenari internazionali nel corso degli ultimi decenni. Diverse sono le prospettive di analisi adottate così come differenti e volutamente mescolati sono i piani di riflessione e le scelte narrative. Ad un’analisi solo apparentemente “oggettiva” delle banche dati che l’autore ha potuto metter su a partire da due momenti istituzionali di valutazione della ricerca in cui è stato chiamato a partecipare (VQR 2004/2010 e ASN 2012/2013), si affiancano parti autobiografiche che esplicitano i suoi posizionamenti e la sua traiettoria intellettuale all’interno del campo disciplinare, interpretazioni di snodi della recente storia sociale e politica nazionale, letture delle principali linee intorno alle quali si è articolato il dibattito scientifico nelle antropologie nazionali e internazionali (soprattutto nord americane) degli ultimi decenni. Ne emerge un quadro articolato, documentato, appassionato, a volte provocatorio delle discipline antropologiche in Italia, quadro che potrà risultare di particolare interesse soprattutto per le future generazioni di studiose e studiosi.
Berardino Palumbo (Dottore di ricerca in EtnoAntropologia, 1991, Sapienza Università di Roma) è Professore Ordinario di Antropologia Sociale nel Dipartmento COSPECS dell’Università di Messina, dove Coordina il Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale. Ha svolto ricerche etnografiche in Ghana (Western Region, Nzema) e in Italia (Sannio beneventano e Sicilia). Tra i suoi interessi più recenti, l’analisi dei processi di patrimonializzazione e delle loro connessioni con forme di governance neoliberista, lo studio delle pratiche festive in Italia meridionale, e in particolare i rapporti tra queste e la criminalità organizzata, l’antropologia delle istituzioni e dello Stato nazione. Oltre a questo volume, ha pubblicato sei monografie (Madre-Madrina, Angeli 1991; Identità nel tempo, Argo 1997; L’UNESCO e il Campanile, Meltemi 2003; Politiche dell’inquietudine, Le Lettere 2009, Piegare i santi. Inchini rituali e pratiche mafiose, Marietti 2020; Lo sguardo inquieto. L’etnografia tra scienza e narrazione, Marietti 2020.), e saggi su riviste nazionali e internazionali (Comparative Studies in Society and History, Journal of Modern Italian Studies, Ethnology, Terrain, Anthropological Quarterly, History and Anthropology).