Peripezie di una Santa
Il culto di Sayyida‘Ā’isha al-Mannūbiyya nella Tunisi contemporanea
di Laura Faranda
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2024
Studi e materiali per la storia della cultura popolare
Nuova serie n. 19
ISBN 979-12-5677-006-9
Se il sufismo femminile ha rappresentato una pietra d’inciampo della tradizione islamica ortodossa e se le sante sufi possono essere a pieno titolo annoverate tra le “parenti povere” delle ricerche dedicate al misticismo musulmano, Sayyida ‘Ā’isha al-Mannūbiyya – una santa medievale che gode a tutt’oggi di una viva devozione tra le donne di Tunisi – rappresenta una significativa eccezione.
Con un taglio prevalentemente etnografico, il libro propone una ricomposizione cultuale e rituale della figura di questa santa nella Tunisi contemporanea, prestando attenzione preferenziale agli itinerari devozionali e alle traiettorie narrative e biografiche delle sue devote. Investite dalla santa di un mandato speciale che il dispositivo rituale amplifica, nel segno di una complicità di genere destinata a durare nel tempo e a oltrepassare i confini dello spazio domestico, le devote di ‘Ā’isha danzano ancora oggi per lei e “con” lei, invocando la sua baraka, la forza benefica di matrice divina che garantisce il controllo del male.
Lo scenario storico-religioso e quello cerimoniale nel quale si inscrive il culto consentiranno di riflettere sugli esiti quanto mai attuali di un’attitudine negoziale, di segno femminile, tra ortodossia e devozione popolare. Dalle storie di vita rese “in prima persona” dalle adepte, al culto della santa affioreranno inoltre cammini devozionali, esperienze estatiche, immersioni nel mondo onirico o negli stati non ordinari di coscienza che rendono dicibile il senso del male e praticabile un dispositivo terapeutico intrinseco alla professione di fede. Le ragioni di una crisi individuale diventano così sorgenti di salute e autorizzano le donne della Sayyida a intraprendere un viaggio al tempo stesso mistico e riparativo.
Una nota a cura dell’etnomusicologa Sara Antonini offre infine uno sguardo a tutto campo sui repertori musicali e sul paesaggio sonoro delle cerimonie che si svolgono in onore della santa.
Laura Faranda è professore ordinario di Antropologia culturale all’Università “Sapienza” di Roma. Tra i suoi percorsi di ricerca l’antropologia del mondo antico e gli studi di genere; l’antropologia dei processi migratori e il dialogo interreligioso; l’antropologia della mediazione scolastica, la psichiatria coloniale e l’etnopsichiatria. Ha condotto ricerche sul campo in Italia, Tunisia, Senegal e Mali.