Raccontami una storia.
Fiabe, fiabisti, narratori
di Alberto Mario Cirese, Pietro Clemente
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2021
Studi e materiali per la storia della cultura popolare
Nuova serie n. 8
ISBN 978-88-97035-76-3
Questo libro parla di fiabe, come testi e come pratiche di racconto, nelle analisi di due autori di generazioni diverse. Alberto Cirese ha seguito la strada dello studio comparativo delle fiabe, basato sulle classificazioni, le astrazioni, la testualità, ma ha anche praticato la strada della ricerca sul campo, centrata sulle fiabe raccontate, e sui repertori dei narratori. Pietro Clemente, suo allievo, ha seguito più decisamente la linea performativa, orientata anche verso il racconto di vita e la pratica contemporanea del racconto.
La fiaba è un oggetto molteplice, fatto di pratiche di narrazione orale e di scrittura, tradizione di portata epocale per la cultura occidentale. I testi qui raccolti spaziano tra il 1955 e il 2014: presentarli oggi al lettore vuole essere un contributo al rilancio e al rinnovamento degli studi di fiabistica italiani.
Questo libro esce 100 anni dopo la nascita di Alberto Cirese (1921) e 10 anni dopo la sua morte (2011). È un libro che a lui dedichiamo, nella convinzione dell’importanza che i suoi studi hanno avuto nella cultura antropologica europea tra la seconda metà del Novecento e i primi anni Duemila.
Alberto Mario Cirese ha insegnato Storia delle tradizioni popolari all’Università di Cagliari e poi Antropologia culturale nelle Università di Siena e di Roma Sapienza. E’ stato tra i protagonisti in Italia del rinnovamento teorico degli studi demo-etno-antropologici. Si è occupato di storia dell’antropologia, di letteratura popolare, di antropologia dei patrimoni culturali, di parentologia. L’approccio comparativo e la ricerca delle invarianze sottese alle diversità culturali sono stati centrali nei suoi studi, che si sono valsi anche di analisi strutturali e logico-formali, e di strumenti informatici. Il suo manuale Cultura egemonica
e culture subalterne (1973) è stato tra i testi più letti e influenti nell’antropologia italiana; Altri sé. Per una antropologia delle invarianze (2010) è l’ultima raccolta di saggi da lui pubblicata.
Pietro Clemente ha insegnato Storia delle tradizioni popolari presso l’Università di Siena e Antropologia Culturale presso quelle di Roma Sapienza e di Firenze. È Presidente onorario della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici, presiede il consiglio scientifico della Fondazione Museo Guatelli, presiede l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea. Fa parte della redazione delle riviste «Lares» e «Antropologia Museale». Ha scritto di cultura popolare, di museografia etnografica, di storia dell’antropologia. Ha ricevuto il Premio Cocchiara per gli studi demo-etno-antropologici per il 2018. È autore, tra l’altro, di Graffiti di museografia antropologica italiana (1996) e di Le parole degli altri.
Gli antropologi e le storie della vita (2013).
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RECENSIONI
Dialoghi mediterranei_ Fiaba e fiabistica nel dialogo tra due generazioni di antropologi, di Enedina Sanna.
Il saggio_Un mondo da fiaba, viaggio tra i narratori, di Marcello Benfante
Sicilia Oggi notizie_C’era una volta… la fiaba come pratica del racconto e la sua universalità tra studio e ricerca sul campo
Loft Cultura, rivista culturale_Raccontami una storia, il fascino dei racconti e dei fiabisti nel volume pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino