Studi e materiali per la storia della cultura popolare
Il volume dal titolo Rerum Palatinorum Fragmenta, di memoria petrarchesca, è un omaggio alla statura di studioso di Antonio Pasqualino. Il volume raccoglie le ultime carte vergate dal Pasqualino e rimaste inedite. Pasqualino ha lasciato un faldone di carte manoscritte e dattiloscritte dedicate alla Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lodico e ai suoi rapporti con le fonti medievali e rinascimentali. Si tratta di scritti vari sull’Opera dei Pupi, soprattuto inerenti ai rapporti tra l’Opra e le sue fonti narrative medievali e rinascimentali. Gli scritti insistono molto su un tema assai caro al Pasqualino, quello delle trasformazioni subite dai testi nel loro tessuto narrativo in rapporto all’epoca in cui le storie vengono fruite. Il lavoro del curatore si è sviluppato su due fronti: se da una parte, infatti, ha ordinato gli scritti frammentari di Antonio Pasqualino seguendo il criterio del raggruppamento per nuclei tematici, dall’altra ha colmato lacune e completato l’indagine laddove la necessità lo ha imposto. Il riesame e la pubblicazione commentata di queste carte si impone oggi necessario anche perché dal 1995, anno della dipartita di Pasqualino, molti importanti studi sono stati pubblicati sulla letteratura cavalleresca e molte opere sono adesso, grazie ai nuovi strumenti informatici, molto più facili da consultare. Il dialogo costante tra il testo dell’autore e le note del curatore, portano il lettore a scoprire le trasformazioni subite dai testi cavallereschi in rapporto alle epoche storiche in cui essi vengono fruiti.
Antonio Pasqualino (1931-1995) chirurgo e antropologo, pur continuando a esercitare la professione medica, ha insegnato nel Dipartimento di Antropologia dell’Università della California a Berkeley e nell’Istituto di Antropologia dell’Università di Palermo. Ha fondato l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari (1965), il Museo internazionale delle marionette (1975), nonché il Festival di Morgana. Ha scritto fra l’altro: L’opera dei pupi (1977); Dal testo alla rappresentazione. Le prime imprese di Carlo Magno (1987); L’opera dei pupi a Roma, a Napoli e in Puglia (1996).
Alessandro Napoli insegna Lettere nei licei. Fin da bambino ha seguito e lavora con la Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania, di cui è parte integrante; è componente del comitato scientifico del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. Sulla base degli insegnamenti di Antonio Pasqualino e della scuola antropologica palermitana ha continuato ad approfondire lo studio dell’Opira catanese pubblicando: Il racconto e i colori (2002); Immaginare Ariosto in Sicilia (2009).
___________
RECENSIONI
Jo Ann Cavallo, Columbia University_2020