di Gianfranco Marrone
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2018
Nuovi Quaderni del Circolo semiologico siciliano n. 3
ISBN 978-88-97035-37-4
Questo libro raccoglie gli scritti che Gianfranco Marrone ha dedicato alla figura del commissario di polizia Salvo Montalbano: personaggio a tutto tondo di intramontabile successo, e modello di riferimento per numerosissimi avatar letterari, televisivi, mediatici. Tali scritti mettono alla prova i modelli d’analisi della semiotica su un ampio spettro ampio di opere e testi in costante dialogo fra loro (romanzi, film, fumetti, pietanze, itinerari turistici…), studiandoli ai loro diversi livelli e dimensioni del senso. Una ricostruzione al tempo stesso puntigliosa e profonda di un universo sociale e antropologico, geografico e ideologico – quello camilleriano e montalbanesco – che fatica a porre una differenza, e a trovare un confine sensato, fra invenzione creativa ed esperienza vissuta, o, se si preferisce, tra finzione e realtà. Più che domandarsi se le avventure di Montalbano abbiano un qualche aggancio col mondo preteso reale, e se dunque lo rappresentino degnamente, qui ci si chiede quanto esse siano efficaci, intervengano cioè in esso, formandolo e trasformandolo. Andando così a creare una sorta di unica Storia di Montalbano che fa già parte del folklore locale e globale, mediatico e non, alla stregua dei paladini di Francia, e dei saraceni loro acerrimi nemici, divenuti materia viva del teatro siciliano delle marionette. Salvo e Mimì come Orlando e Rinaldo? È un’ipotesi forte che molti dei passaggi di questo libro confermano senz’altro.
Gianfranco Marrone. Saggista e scrittore, è professore ordinario di Semiotica nell’Università di Palermo. Giornalista pubblicista, collabora a “Tuttolibri” de La Stampa, doppiozero e varie altre testate Dirige E/C, rivista dell’Associazione italiana di studi semiotici; fa parte del Comitato scientifico del Centro internazionale di scienze semiotiche di Urbino, e delle riviste Versus, Carte semiotiche, Lexia, Actes Sémiotiques, Ocula, LId’O. Con Paolo Fabbri dirige la collana “Insegne” presso l’editore Mimesis di Milano e “Biblioteca di Semiotica” da Meltemi; sta nel comitato scientifico di diverse collezioni editoriali. Tra i suoi scritti: Il sistema di Barthes (1994), Estetica del telegiornale (1998), C’era una volta il telefonino (1999), Corpi sociali (2001), La Cura Ludovico (2005), Il discorso di marca (2007), L’invenzione del testo (2010), Addio alla Natura (2011), Introduzione alla semiotica del testo (2011), Stupidità (2012), Figure di città (2013), Gastromania (2014), Semiotica del gusto (2016), Roland Barthes: parole chiave (2016), Prima lezione di semiotica (2018). Info su: www.gianfrancomarrone.it.